In Emilia-Romagna, di 109 comuni nelle aree industriali, solo 7, pari al 6.4% del totale, sono raggiunti dalla banda ultralarga
I numeri messi a disposizione dall’Osservatorio statistiche imprese 2.0 del Ministero dello Sviluppo economico, ripresi ieri dal Sole24Ore, fotografano una situazione di notevole ritardo rispetto alla diffusione della banda ultralarga.
Se a livello nazionale la copertura è pari al 35,4%, con riferimento ai soli comuni nelle aree industriali la percentuale scende di quasi 20 punti percentuali, attestandosi al 17%. Infatti, su un totale di 2.105 comuni, solamente una piccola parte, appena 375, viene raggiunta dalla banda ultralarga.
Numeri che destano grande preoccupazione visto che proprio in quei comuni, dove le infrastrutture digitali sono di vitale importanza per migliorare qualità ed efficienza di servizi e processi, ce ne sarebbe più bisogno.
Se questa è la situazione nazionale, non è che le cose vadano meglio a livello regionale. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna nello specifico, su un totale di 334 comuni, solo 125, pari al 37,4% del totale, sono raggiunti dalla banda ultralarga. Anche in questo caso, se limitiamo l’analisi alle aree industriali, su 109 comuni, quelli coperti sono il 6,4%. In valori assoluti, si tratta di appena 7 comuni.
Di questi 7, Carpi e Imola sono i due comuni con la percentuale di copertura più alta, rispettivamente 83,7% e 80,9%.
Questa è la dimostrazione che, se i fondi vengono usati in maniera oculata, l’innovazione in campo digitale è possibile.
Ma quello che è stato fatto fino ad adesso non basta, non è sufficiente. Qualità ed efficienza delle imprese sono e devono essere una priorità per il nostro Paese.
I fondi ci sono, li abbiamo inseriti nella Legge di Bilancio. Infatti, grazie all’approvazione di un emendamento, è stato rivisto l’elenco dei beni strumentali computerizzati nuovi ammessi al cd. super ammortamento. All’agevolazione, maggiorata del 150%, sono stati ammessi inoltre gli interventi che riguardano sia le macchine utensili che gli impianti per la realizzazione di prodotti.
Un incentivo fiscale, questo, che ha tra gli obiettivi proprio quello di favorire e agevolare gli investimenti nella rete a banda ultralarga.
Per nessuna ragione possiamo permetterci questo ritardo. E proprio grazie a queste diverse agevolazioni, è ora di dare una risposta nell’immediato all’ondata di trasformazioni che stiamo vivendo in ambito digitale.