Ho visitato Pompei lo scorso anno ed ho visto con i miei occhi il degrado e l’incuria con cui è gestito il sito archeologico più famoso al Mondo.
Anche L’Unesco chiede interventi urgenti entro la fine del 2013
A tutto questo si aggiunge la beffa la settimana scorsa per centinaia di turisti che, a causa di un’assemblea sindacale indetta da Cgil, Cisl e Uil.
Arrivati a Pompei per visitare uno dei siti archeologici più famosi al mondo, hanno trovato un’amara sorpresa: cancelli chiusi dalle 8 alle 11.
In un interrogazione presentata ieri (3 luglio) ho chiesto come fosse possibile che un turista non possa fruire della unicità degli Scavi di Pompei, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità, a causa delle agitazioni sindacali dove si rivendica non solo il diritto di lavorare ma soprattutto il diritto di farlo in sicurezza occupazionale, infrastrutturale e al riparo da abusi e infiltrazioni malavitose per tutelare e garantire quello che è il secondo sito archeologico più visitato al mondo.
“E’ inammissibile che il Governo non intervenga urgentemente con misure che garantiscano i turisti consentendo un servizio che viene loro negato; i lavoratori, assicurando occupazione; il nostro Paese, pesantemente lesionato nell’immagine”.
“Questo Governo e le Regioni, nell’ambito delle proprie competenze, devono intervenire immediatamente adottando iniziative operative che applichino il binomio cultura/impresa superando quella linea di gestione dei beni storici, culturali e archeologici basata sull’immobilismo e sull’assistenzialismo statalista e discutendo di progetti che devono concretizzarsi in esigenze di restauro, turni di sorveglianza, per stroncare abusi e infiltrazioni e mettere insieme idee di valorizzazione per la tutela, la conservazione, la promozione del nostro Paese facendo sistema, investendo in formazione, puntando sul turismo in abbinamento alla nostra cultura;
Pompei, e in generale il nostro patrimonio, costituiscono una priorità del nostro sviluppo. La cultura e il turismo devono essere leve di rilancio per l’economia e occorrono quanto prima risorse e un’azione sinergica tra Governo, Parlamento, Istituzioni locali, professionalità del ministero e mecenati per rilanciare il nostro Paese”.
Chiedo che il Governo istituisca una Cabina di Regia Governo-Regioni guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri che provveda urgentemente a fornire risposte operative per assicurare la tutela e la conservazione dei beni storici, archeologici e per promuovere il Paese Italia come “marchio di qualità”.
Il ministro dei beni culturali Massimo Bray e il ministro della coesione territoriali Carlo Trigilia hanno dichiarato che verranno addottate tutte le misure necessarie. Noi controlleremo e verificheremo cosa verrà prodotto concretamente da qui alla fine del 2013.
Chiudo con l’ invettiva lanciata nel 1776 da Alphonse de Sade «Ma in quali mani si trovano, gran Dio! Perché mai il Cielo invia tali ricchezze a gente così poco in grado di apprezzarle?»
Qui l’interrogazione parlamentare completa
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