Promo-commercializzazione del turismo, diffusione della cultura, agevolazioni fiscali ed accesso al credito per le piccole e medie imprese: questa è la ricetta economica per rilanciare il nostro Paese”.
In un’interrogazione presentata ieri ho chiesto al governo di sapere se sono previsti interventi urgenti per rafforzare l’imprenditorialità dei settori della cultura e del turismo attraverso la semplificazione dell’accesso al credito e la riduzione degli oneri amministrativi per le piccole e medie imprese, che rappresentano lo scheletro dell’industria italiana.
Facilitare il flusso di finanziamenti verso le Pmi significa avere la capacità di convertirsi alle tecnologie digitali, svolta ormai necessaria per la riduzione dei costi di produzione e per l’accesso a nuovi mercati.
Questo governo ed il ministro Bray adottino subito iniziative di sostegno al settore. È inammissibile che i fondi esistenti non vengano utilizzati per accrescere il contributo dato dal turismo e dalla cultura allo sviluppo regionale e localeSpero che l’avvicinarsi del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei, del Quadro strategico Comune e del programma Europa Creativa possa condurre a una strategia pubblica lungimirante in favore del comparto turistico e della cultura nazionale.
L’Italia, secono il rapporto PWC, possiede il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 43 (ora 47) siti Unesco.
Nonostante questo dato di assoluto primato a livello mondiale, il RAC, un indice che analizza il ritorno economico degli asset culturali sui siti Unesco, mostra come gli Stati Uniti, con la metà dei siti rispetto all’Italia, hanno un ritorno commerciale pari a 16 volte quello italiano.
Il ritorno degli asset culturali della Francia e del Regno unito è tra 4 e 7 volte quello italiano.
Le stime di PwC indicano che l’economia turistica ed il settore culturale e creativo contribuiscono al PIL dei principali Paesi europei in media per il 14%. L’Italia con il 13%, circa 203 miliardi di Euro, è ben lontana dal 21% della Spagna (pari a 225 miliardi di Euro) ed è ultima per valore assoluto di PIL.
I ricavi complessivi da bookshop per i musei statali italiani sono pari al 38% del solo Metropolitan Museum, di dimensioni simili al solo Louvre (poco più di 20 milioni di euro annui). (fonte)