Nel 2012, grazie ad una modifica apportata al codice dell’amministrazione digitale è stata prevista l’istituzione di ANPR, anagrafe nazionale popolazione residente.
Di cosa si tratta? Con l’ANPR si realizza un’unica banca dati con le informazioni anagrafiche della popolazione residente a cui faranno riferimento non solo i Comuni, ma l’intera Pubblica amministrazione e tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi. ANPR non è solo una banca dati ma un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici ma anche di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche.
Quando si è pensato di realizzare questo sistema a livello nazionale, si auspicava che i Comuni italiani entrassero a fare parte di questo nel più veloce tempo possibile.
Bisogna tener presente che il progetto è già pienamente operativo. Quello che manca è l’adesione da parte di più comuni possibili.
Ad oggi i Comuni che hanno ultimato il processo di migrazione a ANPR sono 8, 4 dei quali siti in Emilia Romagna. Il comune di Bagnacavallo è stato il primo comune a subentrare nel sistema ANPR. E’ seguito il comune di Cesena, Sant’Agata sul Santerno e Anzola dell’Emilia.
I cittadini di queste città possono accedere a tutte le proprie informazioni anagrafiche tramite l’identità SPID e tutti i soggetti aventi diritto potranno collegarsi all’ANPR per consultare le informazioni anagrafiche dei cittadini, sgravando i comuni delle numerose richieste a cui quotidianamente devono far fronte.
Per rendere il progetto pienamente operativo serve però che la maglia di Comuni si allarghi sempre di più. Solo in questo modo si potrà usufruire pienamente, ad esempio, del servizio di trasferimento di residenza tramite ANPR, non ancora sperimentato.
Sarebbe opportuno che anche il nostro Comune si inserisca nel più breve tempo possibile in questo sistema, per sfruttarne a pieno le potenzialità.
Questo è solo uno dei punti dell’agenda digitale per Imola, che vorrei vedere progettata e realizzata.
Mi rendo conto di trattare temi molto tecnici, che possono sembrare di nicchia e poco empatici, ma sono convinta che proprio questi temi siano in grado di portare enormi benefici alla collettività.
In termini di efficientamento dei servizi, sburocratizzazione e innovazione del settore pubblico. Questioni molto care a chi fa impresa, ma che possono benissimo comprendere anche i cittadini, con una corretta alfabetizzazione digitale e una ventata di passione civica.
–MM–