UN PROVVEDIMENTO FATTO CON L’ACCETTA
Un’ordinanza inaccettabile che dimostra come permanga, anche nell’amministrazione di Bologna, un’ idea miope e reazionaria di sicurezza. Le strade e le piazze sono più sicure quando sono vissute dai cittadini e dalle cittadine, in particolare dai giovani. Non si risolve il problema del degrado e della sicurezza chiudendo gli esercizi commerciali senza guardare a tutto tondo l’origine del problema ed una soluzione sostenibile anche sotto il profilo economico della città.
La decisione del sindaco Merola di chiudere anticipatamente, senza alcun confronto pubblico e sociale, tutte le attività economiche del centro storico universitario, è assolutamente ingiusta e dannosa.
Irragionevole non solo dal punto di vista economico, per le attività soggette al provvedimento e che fondano il proprio esercizio sul turismo e sulla presenza dei giovani universitari fuorisede, ma anche per i livelli occupazionali, oltre che per l’immagine di una città che vuole e deve essere europea. In questo modo, poi, si aprirebbe la strada alla vendita abusiva e alla concorrenza sleale fra locali del centro e quelli del resto della città.
La risposta al degrado e alle attività illecite passa attraverso un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine, attraverso la creazione di zone attrezzate con tavolini per impedire il bivacco, e con il divieto della vendita di alcolici dopo una certa ora o di prezzi stracciati che puntano alla vendita di quantità che genera un eccesso di consumo nel singolo. Basta prendere spunto da altri comuni dove questo già avviene in zone considerate sensibili sotto il profilo del degrado. Sono certa che anche gli esercenti potranno fare la loro parte per il bene della collettività.
Per questo ho deciso di presentare sul tema un’interrogazione al Ministro dell’Interno su segnalazione dei cittadini e dei commercianti, in particolare per sapere se il ministro sia a conoscenza di questa decisione e se intenda muovere rilievi critici a tale ordinanza comunale.